Con riferimento all’art. 7, comma 7.3 del disciplinare di gara, si intende “bene con vincolo monumentale” un bene immobile, una piazza o una strada, per il quale è stata emessa la dichiarazione prevista dall’art. 13 del DLgs 22/01/2004 n. 42 che accerta la sussistenza, nella cosa che ne forma oggetto, dell’interesse richiesto dall’art. 10 comma 3 del predetto DLgs 22/01/2004 n. 42.
Per la partecipazione alla gara il concorrente dichiara semplicemente il possesso del requisito (v. art. 7 primo paragrafo del disciplinare di gara) ovviamente avendo avuto cura di accertarsi di possederlo e di poterne successivamente dimostrare il possesso.
Le modalità di dimostrazione del possesso del requisito sono indicate al medesimo art. 7, comma 7.3 del disciplinare di gara.
Prima dell’aggiudicazione verrà chiesto al concorrente nei cui confronti è stata formulata la proposta di aggiudicazione, di presentare l’elenco dei servizi utili alla dimostrazione del requisito.
Per i servizi svolti a favore di committenti pubblici tutti i riscontri, compreso quello relativo al fatto che almeno uno dei servizi fatti valere per la dimostrazione del requisito abbia riguardato, anche in parte, beni con vincolo monumentale,  saranno compiuti presso il committente, a richiesta della stazione appaltante, sulla base dell’elenco dei servizi fatti valere per la dimostrazione del requisito, presentato dal concorrente cui è stata formulata la proposta di aggiudicazione.
Per i servizi svolti a favore di committenti privati, gli elementi per l’accertamento del possesso del requisito devono essere forniti dal concorrente cui è stata formulata la proposta di aggiudicazione indicando, ad esempio, anche gli estremi del decreto di apposizione del vincolo sull’immobile oggetto del servizio prestato.
 

Secondo quanto previsto nel capitolato  il subappalto è possibile entro il limite del 40% solo per gli ineterventi relativi alla manutenzione successiva al montaggio delle luminarie e al pronto intervento. Non  è previsto il subapppalto per attività diverse. Rimane ferma la possibilità di subaffidamenti che non costituiscano subappalto ai sensi dell'articolo 105, commi 2 e comma 3 del Dlgs 50/2016, alle condizioni previste dal medesimo articolo 105.

Il progetto dell’Amministrazione Comunale è corredato di schede tecniche che descrivono in maniera puntuale la tipologia e le caratteristiche delle luminarie scelte, pertanto si chiede, per partecipare alla gara, di attenersi strettamente a quanto richiesto.

Il disciplinare di gara segue le impostazioni schematiche del bando tipo n. 1 ANAC, pertanto nel disciplinare medesimo, le richieste di inserire nella busta A i documenti indicati, si trovano:
art. 15, comma 15.3.2 – punto 19 – dimostrazione del pagamento dell’imposta di bollo;
art. 15, comma 15.3.2 – punto 20 – garanzia provvisoria con impegno del fideiussore a rilasciare la definitiva;
art. 15, comma 15.3.2 – punto 21 – ricevuta del contributo ANAC.
Per quanto riguarda il sopralluogo, all’art. 11 del disciplinare, è previsto che lo stesso è obbligatorio e che trattandosi di servizi da svolgersi in aree pubbliche, i concorrenti possono eseguire, o far eseguire da soggetti incaricati, il sopralluogo prescritto per la partecipazione senza necessità di essere accompagnati da personale della Stazione appaltante. Non vi è pertanto luogo a rilascio di attestazione di avvenuto sopralluogo; la circostanza va dichiarata a pena di esclusione nel modello di autocertificazione (mod. 3) da tutti i soggetti tenuti a presentare tale modello poiché il sopralluogo è svolto per conto di tutti i soggetti coinvolti nella partecipazione.
L’attestazione di avvenuto sopralluogo non è pertanto un documento da inserire fra la documentazione amministrativa, ma va resa obbligatoriamente la dichiarazione di cui al punto 11 del modello 3, come da previsione dell’art. 15, comma 15.3.1, punto 12, del disciplinare di gara.
 

Questito 1: Relativamente all’illiminazione di Piazza Stazione l’Amministrazione richiede di illuminare i tronchi degli alberi alternati come da Scheda tecnica n. 3, Allegato 3 al Capitolato speciale d’Appalto, solo del corridoio centrale di accesso alla Piazza, come meglio specificato nella planimetria che viene pubblicata contestualmente alla risposta al presente quesito.

Questito 2: L’Amministrazione non può garantire punti di ancoraggio lungo Via S. Bonaventura poichè il lato sinistro della strada, venendo da Piazza San Francesco, si affaccia su Piazza Sant’Antonino. Si precisa che la Curia di Prato ha dato il suo benestare all’eventuale illuminazione del fronte laterale della chiesa di San Francesco, ricordando che, trattandosi di bene sottoposto a vincolo monumentale, dovranno essere adottate tutte le accortezze per non apportare alcun danno al paramento murario. Le soluzioni che si potranno adottare, come previsto dalla parte del Capitolato relativa alla progettazione e realizzazione che l’Amministrazione lascia libera ad ogni singolo partecipante alla gara, sono oggetto di offerta tecnica.

Questito 3: Come specificato nel Capitolato speciale d’appalto all’Art. 3 (punto 2), tutte le luminarie dovranno essere bianco caldo SENZA FLASH.

 

Quello esposto è il normale funzionamento del DGUE compilato con la piattaforma Tuttogare.
L’impresa non tenuta all’applicazione della L. 68/1999 risponderà “non applicabile” alla domanda “L'operatore economico ha violato le norme che disciplinano il diritto al lavoro dei soggetti diversamente abili ai sensi dell’articolo 17 della legge n. 68 del 1999?”. Il fatto che venga contrassegnato “Si” in corrispondenza dei “ Motivi di esclusione previsti esclusivamente dalla legislazione nazionale“ non impedisce l’ammissione alla gara se nel riepilogo delle risposte alle domande su tali motivi di esclusione previsti esclusivamente dalla legislazione nazionale, le risposte alle singole domande sono tutte “no” tranne la risposta “non applicabile” in corrispondenza della domanda sulla L. 68/1999.

 

Al momento della presente risposta al quesito c’è una errata impostazione in piattaforma per la presentazione dell’offerta per il criterio C6 “ribasso percentuale offerto sull’importo a base di gara” che è inserito nell’offerta tecnica, anziché (come dovrebbe correttamente essere) nell’offerta economica.

SI INVITA PERTANTO A NON PROCEDERE A CARICARE ED INVIARE OFFERTE PRIMA CHE L’IMPOSTAZIONE SIA STATA CORRETTA E SIA STATO PUBBLICATO UN AVVISO DI GARA SULL’AVVENUTA CORREZIONE IN QUANTO L’INSERIMENTO DEL RIBASSO NELL’OFFERTA TECNICA COSTITUISCE CAUSA DI ESCLUSIONE.

Quanto alla presentazione dell’offerta tecnica, sia per i criteri a valutazione non automatica, sia per quelli a valutazione automatica, si rimanda al comma 13.3, lett. c) dell’art. 13 del disciplinare di gara.

L’offerta tecnica è infatti composta:

• dal modello di gara 7 (da scaricare dai documenti pubblicati in piattaforma) relativo alla parte dell’offerta tecnica con valutazione qualitativa non automatica (criteri C1, C2 e C3 della tabella 7 del disciplinare) ed alla dichiarazione di riservatezza, debitamente compilato e firmato;

• dal file dell’offerta tecnica per i criteri di valutazione C4 e C5 della tabella 7 del disciplinare, generato compilando l’offerta sul form della piattaforma, debitamente compilato e firmato;

• dai Documenti illustrativi delle proposte progettuali di illuminazione presentate per i criteri C1, C2 e C3 previsti dall’art. 16 del disciplinare di gara, debitamente firmati.

• dall’eventuale ulteriore materiale illustrativo che il concorrente intende presentare, sempre a norma dell’art. 16 del disciplinare, anch’esso debitamente firmato.

Come indicato al comma 13.3, lett. c) dell’art. 13 del disciplinare di gara, l’intera documentazione richiesta per l’offerta tecnica all’art. 16 del disciplinare di gara va inserito in un file compresso formato «ZIP» o «RAR» firmato digitalmente in formato P7M (CAdES) da caricare sulla piattaforma nella busta B.

Si ricorda che, ai sensi dell’art. 16 del disciplinare di gara, l’omissione della presentazione, nella Busta B, dell’offerta tecnica con valutazione qualitativa non automatica costituisce causa di esclusione e che l’omissione della presentazione, nella Busta B, dei documenti illustrativi delle proposte progettuali di illuminazione presentate per i criteri C1, C2 e C3 costituisce causa di esclusione se, a giudizio della commissione giudicatrice, rende l’offerta indefinita o non valutabile.

Quanto alla presentazione dell’offerta economica, una volta corretta l’impostazione dell’offerta per il criterio C6 (correzione per la quale si pubblicherà avviso di gara), si attiverà il form previsto al comma 13.3, lett. d) dell’art. 13 ed all’art. 17 del disciplinare di gara che consentirà di compilare a video la dichiarazione di offerta economica, inserendo altresì la stima dei costi aziendali relativi alla salute ed alla sicurezza sui luoghi di lavoro di cui all’art. 95, comma 10 del Codice e i costi della manodopera, ai sensi dell’art. 95, comma 10 del Codice e di generare il file da firmare ed inserire nella busta C.